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Piazza degli Aranci a Massa come poteva apparire verso al fine del XVIII secolo |
Alcune città come Massa hanno scarse vedute d'epoca che le fanno ritrarre com'erano nel passato. Di questo me ne sono accorto quando facevo al mia Tesi di Laurea sula ricostruzione dell'antica Chiesa di San Pietro, in Piazza Aranci. Pur essendo questa la più importante chiesa di Massa non esistono documentazioni grafiche se non una presenza a grande distanza in una veduta del '700 e qualche schizzo fatto a memoria da uno studioso dopo la sua demolizione. Chissà, magari in giro per il mondo qualche cosa ci sarà, per adesso ho "colmato" la lacuna immaginandomela in una stampa antica, come poteva essere nell'aspetto e utilizzando la tecnica grafica dell'epoca. Così su questa scia, ho continuato a fare altre vedute del genere, di altre parti della città, riferendomi, come stile, a quello di Giuseppe Zocchi, per le sue splendide vedute di Firenze.
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Piazza Mercurio a Massa |
Dovrebbero essere, in teoria, Litografie, ma io le realizzo semplicemente prima con la normalissima matita che mi permette ampia possibilità di correzione e aggiustamenti (e pentimenti). Di seguito digitalizzo tutto con lo scanner (A3) e ne aumento il contrasto, facendo sembrare il tratto più marcato dopo aver corretto imperfezioni o mancanze della digitalizzazione.
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Una veduta in corso di realizzazione |
Il programma di ritocco fotografico che uso è GIMP scaricabile gratuitamente. Con esso, oltre ad aumentare il contrasto come detto, tolgo i segni di matita non desiderati, correggo dei tratti che non sono sufficientemente delineati e che restano troppo leggeri. Queste operazioni vengono fatte più che altro nei caratteri della didascalia che, essendo isolata dal disegno e più precisa, necessita maggiormente del resto delle correzioni, altrimenti non si raggiunge pienamente l'effetto inchiostro. Le righe accennate che guidano il testo sono lasciate intenzionalmente: anche nelle vedute di Zocchi si distinguono chiaramente.
Il risultato ottenuto si avvicina abbastanza bene a quello di una litografia, magari riprodotta a sua volta, che rende giustizia, almeno nel sogno, a ciò che ci manca.
Non io, ma due persone hanno potuto dimostrare la verosimiglianza all'antica tecnica delle vedute scambiandole per autentiche: si tratta di due studiosi di storia locale che l'hanno pure brevemente discussa quando gliel'ho sottoposta. Ciò mi fa piacere ma queste "fake prints" sono lungi dall'essere usate da me per spacciarle come autentiche.
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La veduta della Porta della Martana (o porta Toscana) della Città di Massa disegnata come se fosse un progetto di ristrutturazione ("in forme nove") |
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La stessa veduta di sopra invecchiata con il software GIMP |